Assegno di disoccupazione e Reddito di cittadinanza e sono compatibili

Chi percepisce la Naspi (assegno di disoccupazione) può richiedere ilreddito di cittadinanza? Per fare chiarezza idealista/news ha intervistato un esperta, l’avvocato di ADUC Emmanuela Bertucci.

L’ormai famoso “decretone” contiene importanti novità sul rapporto tra le due misure: “Fra i requisiti per accedere alla misura si specifica chiaramente (art. 2, comma 8) che reddito di cittadinanza e assegno di disoccupazione sono compatibili – spiega l’avvocato Bertucci – chi percepisce la Naspi potrà, se ne ha i requisiti, fare richiesta per il reddito di cittadinanza”.

L’assegno di disoccupazione, in ogni caso, incide anche sul sussidio come spiega Emmanuela Bertucci: “La Naspi percepita andrà inserita fra gli emolumenti percepiti nella dichiarazione ai fini del calcolo del reddito familiare, quindi l'eventuale reddito di cittadinanza avrà un importo più basso”.

Differenze tra Naspi e reddito di cittadinanza

Sempre secondo Bertucci, “il rapporto fra le due misure è chiaro, ma sono comprensibili le perplessità sollevate da molti, perchè in fondo entrambi gli emolumenti hanno lo scopo di sostenere economicamente chi non ha al momento lavoro – nel caso della Naspi perché lo ha perso – ed entrambe le misure prevedono l'impegno di chi percepisce l'emolumento nel partecipare alle iniziative di attivazione lavorativae ai percorsi di riqualificazione professionale proposti”.

“Chi percepisce la Naspi si dichiara immediatamente disponibile ad accettare un'offerta di lavoro, firma un "patto di servizio" e si impegna a partecipare alle iniziative proposte (orientamento, formazione e ricerca attiva del lavoro). Chi percepisce il reddito di cittadinanza – sottolinea l’avvocato – si dichiara immediatamente disponibile ad accettare un'offerta di lavoro, firma un "patto per il lavoro" e si impegna a partecipare alle iniziative proposte (orientamento, formazione e ricerca attiva del lavoro)”.

E allora quale sarebbe la differenza tra reddito di cittadinanza e Naspi? “L'unica differenza sostanziale fra i due "patti" è che in quello che riguarda il reddito di cittadinanza si deve essere disponibili a svolgere lavori socialmente utili fino a otto ore settimanali. I percorsi sono quindi molto simili, quasi identici potremmo dire, con una duplicazione di "patti" che ci pare inutile e che forse meriterebbe di essere unificata”.

L’aspetto che sta suscitando più perplessità, però, è la sospensione – fino al 31 dicembre 2021 – l'assegno di ricollocazione per chi percepisce la Naspi da più di 4 mesi.  "A fronte di questa duplicazione di patti, una sostanziale differenza nel trattamento delle due categorie di emolumenti sta suscitando diverse polemiche perché il decreto legge che ha introdotto il reddito di cittadinanza ha anche sospeso – fino al 31 dicembre 2021 – l'assegno di ricollocazione per chi percepisce la Naspi da più di quattro mesi".

Come spiega l’avvocato Bertucci, infatti: “I disoccupati Naspi che percepiranno il reddito di cittadinanza continueranno a godere dell'erogazione dell'assegno di ricollocazione, mentre i disoccupati che prendono la Naspi da più di quattro mesi perderanno l'assegno di ricollocazione. Di fatto, quindi, si disincentiva la ricollocazione al lavoro dei disoccupati da più di quattro mesi in favore dei percettori del reddito di cittadinanza”.

Fonte idealista.it

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